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Decreto Rilancio: le novità in materia di bilancio e finanza delle p.a.


E’ stato pubblicato in G.U.  il cd. “decreto rilancio” d.l. n. 34/2020, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Si riportano di seguito le principali novità apportate dal decreto legge precitato.

L’art. 110, concernente il “Rinvio termini bilancio consolidato” ha stabilito che il termine per l’approvazione del bilancio consolidato 2019  è differito al 30 novembre 2020.

L’art. 113 , concernente la “Rinegoziazione dei        mutui   enti      locali.   Semplificazione delle  procedure di adesione”, ha disposto che considerate le difficoltà determinate dall’attuale emergenza epidemiologica da virus COVID-19, nel corso dell’anno 2020, gli enti locali potranno effettuare operazioni di rinegoziazione o sospensione della quota capitale di mutui e di altre forme di prestito contratto con le banche, gli intermediari finanziari e la Cassa depositi e prestiti, anche nel corso dell’esercizio provvisorio mediante deliberazione dell’organo esecutivo, fermo restando l’obbligo di provvedere alle relative iscrizioni nel bilancio di previsione.

Considerate altresì le difficoltà determinate dall’attuale dell’emergenza COVID-19, in caso di adesione ad accordi promossi dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e dalle associazioni degli enti locali, che prevedano la sospensione delle quote capitale delle rate di ammortamento in scadenza  nell’anno 2020 dei finanziamenti in essere, con conseguente modifica del relativo piano di ammortamento, tale sospensione può avvenire anche in deroga alle regole particolari per l’assunzione di mutui di cui all’articolo 204,  comma  2,  del  d.lgs. 267/2000 e  all’articolo  41,  commi  2  e 2-bis, della legge 448/2001,  fermo  restando  il pagamento  delle  quote  interessi  alle  scadenze   contrattualmente previste.

Le predette sospensioni di cui al presente articolo non comportano il rilascio di nuove garanzie, essendo le stesse automaticamente prorogate al fine di recepire la modifica del piano di ammortamento.

L’art. 115 concernente il “Fondo di liquidità per          il pagamento         dei       debiti   commerciali degli enti territoriali”, ha stabilito che sarà istituito nello stato di previsione del MEF un fondo, denominato “Fondo per  assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili”, con una dotazione di 12.000 milioni di euro per il 2020.

Il Fondo  è distinto in due sezioni a cui corrispondono due articoli del relativo capitolo del bilancio dello Stato, denominati rispettivamente “Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi,  liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari” con una dotazione di 8.000 milioni di euro e “Sezione per assicurare la liquidità alle regioni e alle province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale“, con una dotazione di 4.000 milioni di euro.

Nell’ambito della “Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari” le risorse sono ripartite in due quote: una quota pari a 6.500 milioni di euro destinata agli enti locali e una quota pari a 1.500 milioni di euro destinata alle regioni e province autonome.

Il  MEF ha stipulato con la Cassa depositi e prestiti S.p.A.  un’apposita convenzione e trasferirà le disponibilità delle Sezioni che costituiscono il Fondo su due conti correnti appositamente accesi presso la Tesoreria centrale dello Stato, intestati al Ministero dell’economia e delle finanze, su cui la Cassa depositi e prestiti S.p.A. sarà autorizzata ad effettuare operazioni di prelevamento e versamento per le finalità di cui alle predette Sezioni.

La suddetta Convenzione definirà anche i criteri e modalità per l’accesso da parte degli enti locali e delle regioni e province autonome alle risorse delle Sezioni.

Per il potenziamento della struttura di gestione e assistenza tecnica della piattaforma elettronica per la gestione  telematica del rilascio delle certificazioni è stata prevista la spesa complessiva di 300.000 euro per l’anno 2020.


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