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Dissesto finanziario: è legittima la revoca della gara


E’ legittima la revoca delle procedura di gara in presenza di documentate e obiettive esigenze di interesse pubblico, consistenti nel sopravvenuto dissesto finanziario dell’ente locale, che rendano evidente l’inopportunità o comunque l’inutilità della prosecuzione della gara stessa.

Questo il principio ribadito dal Tar Campania, Napoli, sez. VIII, con la sentenza n. 1916 dell’11 aprile 2013, con la quale ha respinto il ricorso presentato dall’aggiudicataria della gara indetta per l’esecuzione dei lavori di costruzioni di un parcheggio avverso l’atto di revoca della procedura di gara.

Si ricorda che le problematiche connesse all’espletamento corretto delle procedura di gara verranno approfondite ed esaminate nei seminari Appalto di lavoro tra legge anticorruzione e spending review – 9 maggio 2013 Firenze , MEPA: obblighi e modalità operative – 11 maggio 2013 Firenze e Gare: tra legge anticorruzione e spending review – 23 maggio 2013 Firenze.

Nel caso di specie, la stazione appaltante, dopo l’aggiudicazione provvisoria, aveva adottato una delibera di Giunta con la quale aveva disposto la revoca dell’intera procedura di gara, in considerazione del fatto che la dichiarazione di dissesto finanziario aveva impedito all’ente di contrarre il mutuo necessario a finanziare il progetto.

I giudici amministrativi hanno ricordato che il potere di revoca degli atti di gara trova il proprio fondamento nel principio generale dell’autotutela della pubblica amministrazione che rappresenta una delle manifestazioni tipiche del potere amministrativo, direttamente connesso ai criteri costituzionali di imparzialità e buon andamento della funzione pubblica.

Inoltre, l’amministrazione si era riservata nel bando di gara, la facoltà di interrompere o annullare in qualsiasi momento la procedura di gara in base a valutazioni di propria esclusiva competenza, ovvero per difetto della disponibilità di tutte le risorse finanziarie necessarie.

Pertanto, il Tar ha ritenuto legittimo il provvedimento di revoca adottato dell’ente atteso che la prosecuzione dell’appalto si sarebbe posta in contrasto con l’esigenza di una gestione razionale ed efficiente delle risorse pubbliche, dovendo l’amministrazione assegnare priorità all’interesse pubblico sopravvenuto di assicurare l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili.

 


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