Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di erogare incentivi per funzioni tecniche, ex art. 113, d.lgs. 50/2016, anche in caso di affidamento in concessione di un bene o servizio e di PPP (partenariato pubblico privato), in particolare di un project financing, ex art. 183 d.lgs. 50/2016.
La Corte dei conti, sezione di controllo per la Lombardia, con deliberazione 125/2022, depositata in data 23 settembre 2022, ha ricordato che l’art. 113 non si applica in caso di affidamento in concessione né di P.P.P., in quanto “è calibrato inequivocabilmente sulla tipologia dei contratti di appalto; ciò in particolare alla luce dell’attuale disposto del comma 5-bis della stessa norma, da cui si desume univocamente che i compensi incentivanti per chiara affermazione del legislatore costituiscono un di cui delle spese per contratti appalto e non vi è alcun elemento ermeneutico che possa far ritenere estensibile le disposizioni dell’articolo in esame anche alle concessioni, non essendo normativamente previsto uno specifico stanziamento non riconducibile ai capitoli dei singoli lavori, servizi e forniture” (Corte Conti, sez. contr. Lombardia, del. 110/2020 e Sez. Aut. Del. 18/2019).
I magistrati contabili, nella deliberazione in commento, hanno ribadito che gli incentivi tecnici non possono essere riconosciuti in caso di procedure di affidamento in concessione e relative alle diverse forme di P.P.P.
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