Il sindaco di un Comune ha avanzato un quesito in merito alla possibilità di erogare un compenso ai componenti del consiglio di amministrazione di un consorzio partecipato.
I magistrati contabili della Sez. di controllo per la Campania, nella delibera 20/2022 depositata il 29 marzo 2022, hanno fornito un parere conforme a quanto già espresso dalla Sezione Autonomie n. 9/2019 la quale ha ritenuto dirimente, ai fini della corresponsione del compenso, il finanziamento dell’ente, chiarendo, infatti, che “il principio della gratuità degli incarichi ai componenti del consiglio di amministrazione delle aziende speciali, di cui all’articolo 6, comma 2, del d.l. 78/2010, si applica solo nei confronti delle aziende speciali che abbiano ricevuto contributi a carico delle finanze pubbliche”. Viceversa, se l’ente si autofinanzia può essere previsto un compenso.
I magistrati della sezione Autonomie hanno, infatti, evidenziato che “la gratuità della partecipazione agli organi amministrativi è una misura limitata alle aziende speciali che vivono delle risorse delle Ente locale titolare”, ma comunque, anche nel caso di enti che si autofinanziano e prevedono nello statuto compensi spettanti ai componenti del consiglio di amministrazione, questi sono tenuti a “tener conto della compatibilità e della sostenibilità di tali oneri”.
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