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Toscana, del. 55/2022 – Compensi a commissari interni di concorso, parere inammissibile


Il Sindaco di un Comune ha formulato una richiesta di parere in materia di corresponsione dei compensi a membri interni di commissioni di concorso.

In particolare, si chiede di sapere se sia possibile:

  • alla luce delle disposizioni di cui alla l. 56/2019 ed al d.p.c.m. 24 aprile 2020, adeguarsi, nonostante alcune pronunce di segno contrario di Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, al parere del Dipartimento della Funzione Pubblica del 4 giugno 2021 prot. n. 77558, secondo il quale la corresponsione dei compensi riguarderebbe tutti i componenti delle commissioni di concorso a prescindere dalla loro appartenenza o meno ai ruoli dell’amministrazione che ha bandito il concorso;
  • prevedere nella regolamentazione interna dell’Ente il compenso al Segretario comunale e ai dipendenti interni del Comune per l’attività di membri delle commissioni di concorsi banditi dall’Ente stesso

I magistrati contabili della Toscana, con la deliberazione 55/2022, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 1° aprile 2022, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile sotto il profilo oggettivo, per i motivi già espressi con una propria recentissima deliberazione, la n. 11/2022, che vengono integralmente ed espressamente richiamati:

Tutti i quesiti, infatti, presuppongono l’interpretazione della l. n. 56/2019, in particolare dell’art. 3, (…). La legge in questione, intitolata “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”, non è riferibile alla nozione di contabilità pubblica come delineata e circoscritta dalle Sezioni Riunite, né nella sua accezione più ristretta (normativa e relativi atti applicativi che disciplinano l’attività finanziaria che precede o che segue i distinti interventi di settore), né nella sua accezione dinamica (questioni inerenti problematiche interpretative relative ai limiti e ai divieti posti dal legislatore nell’ottica del contenimento della spesa ed in grado di ripercuotersi sulla sana gestione finanziaria e sugli equilibri di bilancio). Si tratta di una normativa palesemente estranea alla contabilità pubblica, non riguardante problematiche relative al contenimento della spesa o al coordinamento della finanza pubblica, ma esclusivamente finalizzata ad agevolare l’attività delle pubbliche amministrazioni. In particolare, l’art. 3 della legge in questione, rubricato “Misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione”, è indirizzato specificamente ad agevolare l’effettuazione di concorsi, riducendo i tempi di selezione del personale.

 

Leggi la deliberazione

CC 55-2022 Toscana

 

 

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