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Anac: indicazioni alle PA per i pagamenti con PagoPa


Con la delibera n. 77 del 16 febbraio 2022, l’Autorità anticorruzione ha fornito indicazioni alle PA interessate dall’uso della piattaforma elettronica PagoPA, così come previsto dall’art. 5 del Codice dell’amministrazione digitale (di seguito CAD) che ha disposto l’obbligo di accettare, tramite la piattaforma elettronica cd. PagoPA, i pagamenti spettanti attraverso sistemi di pagamento elettronico.

L’art. 36 del d.lgs. 33/2013 prevede infatti che le pubbliche amministrazioni pubblicano e specificano nelle richieste di pagamento i dati e le informazioni di cui all’art. 5 del CAD.

In attuazione di tali disposizioni è stato realizzato il cosiddetto sistema PagoPA per effettuare i pagamenti verso la PA e altri soggetti aderenti che forniscono servizi al cittadino.

Con riguardo ai termini di decorrenza dell’obbligo, nella delibera viene richiamato l’art. 65, c. 2, del d.lgs. 217/2017 che ha indicato il 28 febbraio 2021 quale data da cui far partire l’obbligo per i soggetti tenuti all’adozione delle disposizioni del CAD, di cui all’art. 2, c. 2, di integrare i loro sistemi di incasso con la piattaforma ovvero, di avvalersi, a tal fine, di servizi forniti da altri soggetti di cui allo stesso articolo 2, c. 2, o da fornitori di servizi di incasso già abilitati ad operare sulla piattaforma.

Per le modalità e le regole di effettuazione dei pagamenti elettronici attraverso la piattaforma PagoPA, le PA dovranno far riferimento alle Linee Guida predisposte dall’AgID nel luglio 2018.

Quanto all’ambito soggettivo di applicazione, benché l’Anac rilevi la non coincidenza con i soggetti destinatari delle disposizioni in materia di trasparenza, di cui all’art. 2 bis del d.lgs. 33/2013, l’art. 2, c. 2 del CAD indica fra i soggetti tenuti all’utilizzo del sistema PagoPA:

a) le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, c. 2, del d.lgs. 165/2001, ivi comprese le autorità di sistema portuale, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione;

b) i gestori di servizi pubblici, ivi comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse;

c) le società a controllo pubblico, come definite nel d.lgs. 175/2016 (TUSP) escluse le società quotate di cui all’art. 2, c. 1, lett. p) del TUSP.

A queste indicazioni si aggiungono, poi, le precisazioni contenute nelle Linee Guida AgID del 2018 e nelle Faq sul funzionamento del sistema PagoPA che amplia la platea di soggetti interessati.

In particolare, si distingue fra:

1) Soggetti tenuti all’obbligo di utilizzo esclusivo del sistema pagoPA di cui all’art 5. del CAD quali:

  1. le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, c. 2, del d.lgs. 165/2001 ivi comprese le autorità di sistema portuale, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione;
  2. gli ordini professionali, in quanto enti pubblici non economici;
  3. gli enti pubblici economici previsti nell’elenco annuale Istat relativo alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato.

Qualora tali soggetti siano in attesa dell’integrazione centralizzata con il sistema pagoPA attraverso il servizio di tesoreria della Banca d’Italia e della Ragioneria dello Stato, in via residuale e temporanea, pubblicano i codici IBAN del loro conto corrente per la gestione delle proprie entrate.

I soggetti di cui sopra, pubblicano, nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottosezione “IBAN e pagamenti informatici”:

  • la data di adesione alla piattaforma pagoPA secondo la seguente dicitura “Aderente alla piattaforma pagoPA dal XX.XX.XXXX”;
  • se utilizzati, gli altri metodi di pagamento non integrati con la piattaforma pagoPA previsti nelle Linee guida Agid del 2018 “sull’effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi”, secondo le indicazioni di PagoPA S.p.A.

2) Soggetti che non hanno obbligo di uso esclusivo del sistema PagoPA: società in controllo pubblico di cui al d.lgs. 175/2016 (TUSP), fatta a eccezione delle società quotate di cui all’art. 2, c. 1, lett. p) del medesimo decreto.

Tali soggetti pubblicano sui propri siti istituzionali, nella sezione “Società Trasparente”, sottosezione “IBAN e pagamenti informatici”:

  • la data di adesione alla piattaforma pagoPA secondo la seguente dicitura “Aderente alla piattaforma pagoPA dal XX.XX.XXXX”;
  • gli altri metodi di pagamento non integrati al sistema pagoPA eventualmente utilizzati, secondo le indicazioni di PagoPA S.p.A.

3) Soggetti non destinatari delle disposizioni del CAD quali:

  1. enti pubblici economici di cui all’art. 2 bis, c, 2, lett. a) del d.lgs. 33/2013 non inclusi nell’elenco ISTAT;
  2. società a partecipazione pubblica, se non gestori di servizi pubblici;
  3. gli altri enti di diritto privato di cui all’art. 2bis, c. 2 lett. c) e 3, d.lgs. 33/2013.

I soggetti in questione pubblicano quanto già indicato da ANAC nell’Allegato 1 alla Delibera 1134/2017, ossia:

  1. i codici IBAN identificativi del conto di pagamento ovvero dell’imputazione del versamento in Tesoreria;
  2. i codici identificativi del conto corrente postale;
  3. i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento.

 

Leggi la delibera

Delibera n. 77 del 16 febbraio 2022

 

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