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Green pass p.a.: verifica degli accessi senza registrazione in banca dati


L’Unione nazionale segretari comunali e provinciali, sezione regionale Lombardia, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla procedura che dovranno essere adottate dalla p.a. entro il 15 ottobre 2021, data in cui scatterà l’obbligo di verifica del possesso della certificazione verde per tutti i lavoratori pubblici, nel rispetto di quanto previsto dal d.l. 127/2021.

Il Comunicato è stato adottato a seguito della diffusione in alcuni comuni di circolari inerenti la predisposizione di una banca dati, per la raccolta delle informazioni sul possesso e scadenza del green pass dei dipendenti pubblici.

L’Unione dei segretari ha ricordato che l’art. 13 del d.p.c.m. del 17 giugno 2021, in materia di modalità di verifica delle certificazioni verdi Covid-19, ribadisce che le procedure di accertamento da parte degli incaricati avvengono “esclusivamente con apposita App Verifica Covid-19 messa a punto dal governo”, che consente al verificatore una sola informazione binaria: possesso o no di green pass valido, senza alcun riferimento alla scadenza della certificazione, ma soprattutto alle condizioni che hanno portato al rilascio della stessa.

La verifica che tutti i datori pubblici (e privati) dovranno effettuare nei confronti dei propri dipendenti dal 15 ottobre per consentire ai lavoratori di svolgere la prestazione dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni in materia di trattamento dati personali (GDPR – Reg. UE 2016/679), in particolare per quanto riguarda i dati “super sensibili”.

Il titolare del trattamento, fatto salvo un’eventuale chiarimento normativo che potrebbe essere adottato nei prossimi giorni, ad oggi non ha titolo per acquisire e conservare i dati sanitari contenuti nel documento.

L’Unione dei segretari ha ricordato infatti quanto chiarito dal Garante per la protezione dei dati personali nel comunicato stampa del 3 settembre 2021, che ha precisato che “la disciplina sul Green Pass prevede che lo stesso debba – nei soli luoghi nei quali è necessario ai sensi di quanto previsto dalla legge – essere semplicemente esibito all’ingresso” e la richiesta, quale condizione per l’accesso, “di copia del documento e di indicazione della data di scadenza e la successiva conservazione di tali elementi, pertanto, rappresentano una violazione della vigente disciplina in materia di protezione dei dati personali”.

L’auspicio dell’Unione dei segretari è che si estenda anche alle p.a. l’utilizzo di una piattaforma di verifica simile a quella progettata dal Garante (in seguito alla collaborazione tra Miur e del Ministero della salute) per le scuole, che permette il solo accertamento del possesso e la validità del green pass.

 

Leggi il comunicato

No banca dati con scadenza green pass

 


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