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Conti correnti dedicati: il chiarimento del MEF


  • Gli importi incassati mediante conto corrente postale devono fluire nel conto dedicato gestito dal tesoriere; sarà l’ente a ordinare il prelevamento nei limiti delle disponibilità del conto corrente postale, con cadenza almeno quindicinale;
  • È raccomandata l’attivazione di soluzioni e servizi, offerti dal tesoriere e dal prestatore Poste Italiane che assicurino il sistematico trasferimento dei fondi presso la tesoreria;
  • Qualora l’ente locale e il soggetto affidatario non concordino di pattuire termini e modalità in ordine alla regolamentazione dei loro rapporti  come previsto dal modello di convezione reso dal Ministero  nella circolare in commento, gli stessi dovranno adottare la procedura dettagliata prevista dall’art. 1 comma 790 della legge n. 160/2019;
  • L’affidatario deve trasmettere la fattura elettronica oltre all’ente affidante anche al tesoriere, non tramite il Sistema di interscambio SDI ma ad esempio tramite PEC, ovvero tramite canali di comunicazione certi, indicati dalla banca, che garantiscano la ricezione e la relativa data. A fronte di ogni emissione di fattura, l’affidatario dovrà provvedere a inviarla esclusivamente all’ente che potrà opporsi all’addebito della singola fattura, dandone comunicazione alla banca tesoriera;
  • È onere dell’ente locale controllare la legittimità delle somme richieste a titolo di compenso e di ristoro delle spese sostenute  dal soggetto affidatario, pertanto in mancanza di un motivato diniego da parte dell’ente, il tesoriere è legittimato a procedere all’accredito delle somme spettanti al soggetto affidatario;
  • Il tesoriere è responsabile per il ritardo nell’adempimento dell’accreditamento dei compensi spettanti al soggetto affidatario. Il tesoriere è soggetto legittimato al pagamento della fattura ma poiché è l’ente che emette il mandato di pagamento a seguito della ricezione della fattura, la responsabilità è dell’ente.
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    MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE Circolare n. 3-20


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