Entra in area riservata:
Entra in area riservata:
 

Misure restrittive per strutture residenziali: la circolare del Ministero della Salute


Sono inoltre raccomandati alle strutture residenziali:

– la richiesta di tamponi per i nuovi ingressi e per i trasferimenti da dimissioni da parte di ospedali; -la limitazione degli esami strumentali e delle visite specialistiche negli ospedali per i residenti;

– l’utilizzo di disposizioni di protezione individuale;

– il rispetto delle misure igienico-sanitarie da parte di fornitori manutentori e operatori. Questi ultimi devono limitare la propria permanenza nelle strutture per il tempo necessario all’effettuazione delle attività e prestazioni richieste, accedendo per le consegne attraverso un unico ingresso dopo la misurazione della temperatura e un’indagine volta a verificare la presenza di sintomi di infezione respiratoria acuta.

Il Ministero ha disposto altresì l’adozione di misure di sorveglianza attiva e di identificazione precoce di casi di COVID-19 tra residenti e operatori delle strutture residenziali, tra le quali la misurazione della temperatura del personale all’inizio turno, il monitoraggio dell’eventuale comparsa di sintomi tra gli ospiti, in particolare se ammessi da altre sezioni della struttura, nonché la predisposizione di eventuali strategie di screening in accordo con la circolare del Ministero della Salute del 3 aprile 2020.

Secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute e dell’ISS, ciascuna struttura residenziale dovrebbe effettuare una valutazione sulle capacità di risposta alla comparsa di casi di COVID-19.

In particolare, la Direzione, su indicazione del responsabile sanitario della struttura, dovrebbe stimare le quantità necessarie di dispositivi di protezione individuale e soluzioni idroalcoliche necessari in caso di emergenza, e predisporre un programma di approvvigionamento adeguato alle esigenze individuate. È inoltre richiesta l’identificazione di locali interni alla struttura (ove possibile stanze singole con anticamera e bagno separato) nei quali disporre l’isolamento immediato di eventuali casi sospetti, probabili o confermati, in attesa dei test diagnostici e del trasferimento presso altre strutture sanitarie, presso le quali sia possibile effettuare ulteriori valutazioni cliniche ed eventualmente somministrare le cure necessarie. Il criterio sotteso all’individuazione dei locali per l’isolamento dovrà essere quello di progressione in rapporto alla gravità e al rischio diffusivo dell’infezione. L’Autorità ha previsto, nella circolare in commento, che le predette misure debbano essere accompagnate a una serie di procedure per il rispetto delle misure igienico-sanitarie nei contatti con la persona infetta, volte a limitare l’esposizione al contagio degli operatori e degli altri residenti. I casi sospetti devono essere tempestivamente segnalati al Dipartimento di prevenzione e sottoposti a tampone naso-faringeo, anche tramite l’attivazione dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA).

Il Ministero, oltre a raccomandare l’utilizzo di promemoria visivi, disponibili per il download sul sito dell’ISS, per promuovere  comportamenti corretti da parte del personale, dei residenti e dei visitatori autorizzati, ha individuato una serie di misure necessarie a ridurre le occasioni di contatto dei residenti con casi sospetti, probabili o confermati di COVID-19, fra cui:

  • la sospensione della somministrazione dei pasti in ambienti comuni e di tutte le attività di gruppo che non consentano di mantenere la distanza fisica interpersonale di almeno un metro;
  • la limitazione, nel rispetto della correttezza assistenziale, della frequenza delle manovre che portino a uno stretto contatto tra l’operatore e il residente;
  • l’individuazione di équipe assistenziali per singole aree, affinché siano indipendenti e si possa evitare il passaggio di operatori tra le unità di isolamento e le altre sezioni della struttura, anche in orario notturno, nel caso in cui la struttura sia organizzata in unità con presenza di casi COVID-19;
  • la permanenza dei residenti nella propria area di appartenenza, evitando l’incontro nelle aree comuni con residenti di altre sezioni o unità. Nelle occasioni indifferibili di sosta nelle aree comuni, è comunque richiesta l’adozione di tutte le precauzioni di carattere igienico-sanitario volte a ridurre le possibilità di contagio.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’ISS, il referente sanitario per la prevenzione e il controllo delle ICA e di COVID-19 dovrà monitorare l’implementazione delle indicazioni fornite dalla circolare in commento, anche tenendo un diario degli interventi introdotti, e l’identificazione delle criticità nell’implementazione e l’adesione alle buone pratiche, affinché possano essere discusse con il comitato multidisciplinare e il referente sanitario della struttura e possano essere individuate strategie di intervento da adottare in sinergia con le autorità sanitarie locali.

Leggi la circolare
Ministero della Salute, circolare 18 aprile 2020

 


Richiedi informazioni