Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere alla rideterminazione del compenso attribuito all’Organo di Revisione in considerazione del fatto che dall’1 gennaio 2018 i compensi non sono più soggetti al taglio del 10% previsto dall’articolo 6, comma 3, del d.l. 78/2010.
I magistrati contabili dell’Emilia, con la deliberazione 5/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 28 gennaio 2019, hanno ribadito che l’amministrazione comunale può eventualmente procedere alla riespansione del 10% del compenso dei propri revisori solamente nel caso in cui nella deliberazione di nomina sia stata esplicitata la volontà di determinare il compenso nei massimi base stabiliti dal decreto ministeriale richiamato dall’articolo 241 del Tuel (DM del 20 maggio 2005 fino al 31/12/2018 e, a partire dal 1° gennaio 2019, DM del 21 dicembre 2018, pubblicato in G.U. n. 3 del 4 gennaio 2019), decurtato esclusivamente della percentuale prevista per legge (in tal senso si era già espressa la Corte dei Conti, sez. Toscana, con la deliberazione n. 76/2018).
In altri termini, non sarà possibile rideterminare il compenso originariamente pattuito nel caso in cui le parti, nella loro libertà contrattuale, abbiano stabilito un importo inferiore ai limiti massimi tabellari.
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CC Sez. Controllo Emilia Romagna del. n. 5 – 19