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Gare telematiche: la commissione di gara può lavorare a distanza


Nelle gare telematiche, la Commissione giudicatrice può lavorare a distanza, accedendo da remoto alla documentazione della gara.

Questo il principio espresso dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 276 dell’11 gennaio 2019.

Nel caso di specie ciascuno dei commissari era stato dotato di username e di password per accedere alla documentazione della gara sulla piattaforma START.

La possibilità di accedere da remoto alla documentazione era stata effettivamente esercitata dai componenti della commissione che, così operando, avevano chiuso in tempi rapidi la fase collegiale, alla quale ogni commissario era arrivato avendo già studiato le offerte, nelle singole componenti.

Come evidenziato dai giudici amministrativi, tale modus operandi è previsto dall’art. 77, comma 2, d.lgs. n. 50 del 2016, secondo il quale la Commissione “può lavorare a distanza con procedure telematiche che salvaguardino la riservatezza delle comunicazioni”.

E’ quindi legittimo, prima della fase collegiale, consentire ad ogni singolo commissario di accedere autonomamente ai progetti presentati dai concorrenti, mediante un canale telematico che assicuri l’autenticità nonché la riservatezza delle comunicazioni.

Tale possibilità è evidentemente funzionale ad agevolare lo studio dei progetti stessi, ai fini di una istruttoria più esauriente possibile, nonché ad accelerare i tempi di chiusura del procedimento di gara (Tar Toscana, sentenza n. 1225/2018 e n. 478/2018).


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