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Correttivo al Codice Appalti: via libera del Consiglio di Stato con osservazioni


Il Consiglio di Stato, con il parere n. 782 del 30 marzo 2017, si è pronunciato sul decreto correttivo del nuovo codice dei contratti pubblici, che dovrà essere approvato entro il 19 aprile 2017.

Lo schema di correttivo, che interviene dopo solo un anno dall’entrata in vigore del codice dei contratti pubblici, modifica 119 dei 220 articoli del codice,al fine di rimediare alle difficoltà insorte nella prima applicazione dei nuovi istituti, come emerso dalle audizioni, dal dibattito dottrinale e dalla prima giurisprudenza.

Tuttavia, come evidenziato dal Collegio, ad oggi una buona parte del Codice non ha ancora avuto pratica applicazione.

In questo primo anno di vita, infatti, la complessa fase attuativa prevista dal codice non è stata ancora completata con tutti gli atti attuativi previsti, pari a 53.

Gli atti attuativi espressamente nominati dal codice, e sinora pubblicati, sono i seguenti, in ordine cronologico:

  1. d.m. 24.5.2016 sui CAM (criteri ambientali minimi) per alcuni servizi e forniture; d.m. 11.1.2017 CAM per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili; d.m. 15.2.2017 CAM da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strade;
  2. d.m. 17.6.2016 sugli onorari professionali;
  3. d.P.C.M. 10.8.2016 sulla cabina di regia;
  4. Linee guide dell’ANAC n. 3/2016 sul RUP;
  5. Linee guide dell’ANAC n. 4/2016 in materia di procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria;
  6. Linee guide dell’ANAC n. 5/2016, relative ai criteri di scelta dei commissari di gara e all’iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni aggiudicatrici;
  7. Linee guide dell’ANAC n. 6/2016 sull’indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possono considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c), codice;
  8. d.m. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10.11.2016 n. 248 sulle opere superspecialistiche ex art. 89, c. 11;
  9. d.m. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2.12.2016, recante “Definizione degli indirizzi generali di pubblicazione degli avvisi e dei bandi di gara, di cui agli artt. 70, 71 e 98 codice”;
  10. d.m. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2.12.2016 n. 263 (in GURI 13.2.2017), recante “Regolamento recante definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuazione dei criteri per garantire la presenza di giovani professionisti, in forma singola o associata, nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione e di idee”, ex art. 24, c. 2 e 5, codice;
  11. Linee guida dell’ANAC n. 7/2017 per l’iscrizione nell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house.

Sono stati adottati anche alcuni atti attuativi non espressamente nominati dal codice, fra cui:

  • Linee guide dell’ANAC n. 1/2016 sui servizi di architettura e di ingegneria;

Sono in dirittura d’arrivo altri atti attuativi:

  • due linee guida dell’ANAC (su forniture infungibili ex art. 63, monitoraggio PPPC),
  • due linee guida del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (sul direttore dei lavori e sul direttore dell’esecuzione del contratto);
  • il d.m. del Ministro delle infrastrutture de trasporti sui livelli della progettazione ex art. 23;
  • il d.m. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sui contenuti degli atti di programmazione di lavori, servizi e forniture ex art. 21;
  • il d.m. del Ministro dei beni culturali e ambientali per i lavori relativi a beni culturali ex artt. 146 e 147;
  • il d.m. del Ministro dello sviluppo economico sul servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto;
  • il d.m. del Ministro degli affari esteri recante le direttive generali per i contratti all’estero.

Ripercorsa l’evoluzione del quadro normativo (il codice, l’errata corrige, gli atti attuativi pubblicati, gli atti attuativi in itinere, i pareri del Consiglio di Stato), la Commissione speciale ha espresso le proprie osservazioni sia sugli articoli del codice emendati dal correttivo, ma anche su alcuni aspetti non toccati dal correttivo.

Come evidenziato dal Collegio, infatti, è fondamentale che il correttivo sia utilizzato in tutte le sue potenzialità e che, quindi, introduca ora tutte le modifiche necessarie.

Ciò al fine di evitare che il nuovo codice possa essere oggetto di continue e numerose modifiche normative, così come accaduto con il d.lgs. n. 163/2006, perché il settore ha bisogno di regola chiare e certe.

Indicazioni concettuali ed operative per la corretta gestione delle procedure di gara, anche alla luce delle novità apportate dal Decreto correttivo di prossima emanazione, saranno fornite nei seminari:


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