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Lombardia, del. n. 71 – Compenso amministratori società in house


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di aumentare il compenso dei componenti del Consiglio di amministrazione di una società a partecipazione pubblica risultante dalla fusione per incorporazione di una partecipata in altro organismo, sempre controllato dall’Ente locale.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 71/2016, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 24 marzo, hanno ribadito che gli enti locali, nella determinazione dei compensi degli amministratori, devono applicare sia il limite derivante dall’articolo 1, comma 725, della legge 296/2006 che quello risultante dall’articolo 4, comma 4, del d.l. 95/2012.

Da un lato, quindi, il compenso di ciascun amministratore non può superare l’ammontare del 70% della retribuzione del Sindaco dell’ente che detiene la partecipazione e, dall’altro, non è possibile superare il costo dell’anno 2013 (in tal senso, Corte dei Conti Lombardia, del. n. 88/2015).

Tale quadro normativo, si evidenzia, è in corso di modifica poiché il Governo ha avviato il percorso legislativo di attuazione della delega contenuta nell’articolo 18 della legge 124/2015, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione dell’amministrazione pubblica”.

Il citato articolo 18, recante “Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche”, alla lettera e) del comma 1 prevede quale criterio che deve essere seguito nell’attuazione della delega la “razionalizzazione dei criteri pubblicistici per gli acquisti e il reclutamento del personale, per i vincoli alle assunzioni e le politiche retributive, finalizzati al contenimento dei costi, tenendo conto delle distinzioni di cui alla lettera a) e introducendo criteri di valutazione oggettivi, rapportati al valore anche economico dei risultati; previsione che i risultati economici positivi o negativi ottenuti assumano rilievo ai fini del compenso economico variabile degli amministratori in considerazione dell’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e tenuto conto della congruità della tariffa e del costo del servizio”.

Si ricorda che le problematiche connesse alla gestione dei servizi e degli organismi partecipati dagli enti locali saranno oggetto del seminario di studi “Partecipate: cosa cambia col Decreto di Riforma Madia” in programma a Firenze l’8 aprile 2016.

Leggi la deliberazione

CC Sez. controllo Lombardia del. n. 71-16

 


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