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Sardegna, del. n. 98 – Riduzione della spesa per mobili ed arredi


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere all’acquisto di mobili e arredi per il funzionamento della casa di riposo, con fondi regionali e/o provinciali.

L’ente ha premesso di non aver effettuato alcuna spesa per tale causa negli anni 2010 e 2011.

I magistrati contabili della Sardegna, con la deliberazione 98/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 10 dicembre, hanno ricordato che l’articolo 1, comma 141, della legge 228/2012 prevede, fino al 31 dicembre 2015, il divieto di effettuare spese di ammontare superiore al 20% della corrispondente spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi.

Sono espressamente esclusi dal taglio l’acquisto di mobili e arredi scolastici, compresi quelli dei servizi all’infanzia, nonché l’acquisto di arredi funzionali alla fruizione di immobili che comportino una riduzione delle spese connesse alla locazione degli immobili stessi.

Come chiarito dalla Sezione Autonomie con la deliberazione 26/2013, le norme finalizzate alla riduzione delle spese per consumi intermedi, interpretate in un’ottica complessiva, consentono la possibilità di compensazione tra le singole voci di spesa nel rispetto di un tetto massimo di spesa stanziabile a bilancio.

Pertanto, la totale assenza di spese per l’acquisto di mobili e arredi negli esercizi 2010 e 2011 non determina un divieto assoluto di effettuare spese di detta specifica tipologia nell’esercizio 2015, a condizione che sia garantito il globale raggiungimento degli obiettivi complessivi di contenimento (e quindi siano ridotte, di pari importo, altre tipologie di spese per consumi intermedi).

Leggi la deliberazione
CC Sez. controllo Sardegna del. n. 98-15

 


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