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Abruzzo, del. n. 199 – Personale comunità montane in fase di soppressione


Un sindaco ha chiesto un parere in merito in merito alla possibilità di attivare procedure di mobilità per il personale proveniente dalle Comunità montane in fase di soppressione.

I magistrati contabili dell’Abruzzo, con la deliberazione 199/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 29 luglio, hanno ricordato che la legge regionale n. 1/2013, al fine di favorire il riassetto degli enti operanti nel territorio montano, contiene delle disposizioni di agevolazione per gli enti locali e le Unioni che assumono nei propri organici personale delle Comunità Montane soppresse per effetto del riordino.

Tali agevolazioni consistono nell’attribuzione prioritaria di spazi finanziari nell’ambito del patto regionale verticale, al fine di incentivare il riassorbimento del personale delle soppresse Comunità montane.

Tali norme, tuttavia, non hanno introdotto degli obblighi di assunzione in capo agli enti locali, contrariamente a quanto previsto dall’articolo 1, comma 424 della legge 190/2014 con riferimento alle Province.

In virtù dei principi espressi dalla Sezione delle Autonomie con la deliberazione 19/2015, i magistrati contabili hanno ribadito che l’obbligo di riservare, per il 2015 e 2016, le procedure di mobilità al personale soprannumerario provinciale esclude la possibilità di assorbire, mediante mobilità volontaria, unità provenienti da altre amministrazioni, incluse le Comunità montane.

Le problematiche inerenti la gestione del personale saranno approfondite nel seminario di studi “Personale: vincoli assunzionali e di spesa″.

Leggi la deliberazione
CC Sez. Controllo, Abruzzo, del. n. 199_2015

 


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