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Lombardia, del. n. 234 – Mobilità aperta a tutto il personale soprannumerario


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di avviare una procedura di mobilità volontaria riservata al solo personale della Provincia in cui è situato l’ente, stante l’urgenza di reperire due risorse umane, onde garantire la normale funzionalità dell’ufficio tecnico.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 234/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 22 luglio, hanno confermato la possibilità di attivare le procedure di mobilità riservate al personale soprannumerario degli enti di area vasta nelle more dell’implementazione, ormai prossima al completamento, della piattaforma di incontro di domanda e offerta di mobilità presso il Dipartimento della funzione pubblica (come precisato nella circolare n. 1/2015 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie).

Al riguardo, la Sezione delle Autonomie, nella deliberazione 19/2015, ha avuto modo di precisare che “vanno considerate tutte le unità da ricollocare e non solo quelle della provincia nella cui circoscrizione territoriale ricade l’ente che deve fare le assunzioni”. Per tali assunzioni trova applicazione il parametro derogatorio, previsto dal comma 424, che consente di non computare le spese del personale ricollocato nel tetto di spesa ex comma 557 dell’art. 1 della legge 296/2006, restando fermi i vincoli del patto di stabilità interno e la sostenibilità finanziaria e di bilancio dell’ente.

Le problematiche inerenti la gestione del personale saranno approfondite nel seminario di studi “Personale: vincoli assunzionali e di spesa″.

 


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