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Autonomie, deliberazione n. 4 – Compensi amministratori consorzi


La sezione regionale di controllo del Piemonte, con deliberazione 394/2013, ha rimesso alla sezione Autonomie una questione di massima in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 5, comma 7, del d.l. 78/2010, con particolare riferimento alla sua applicabilità ai consigli di amministrazione dei consorzi di enti locali, partecipati anche dalle Regioni.

I magistrati contabili della Sezione delle Autonomie, con la deliberazione 4/2014, pubblicata sul sito il 24 febbraio, hanno preliminarmente chiarito che anche qualora il contenuto del quesito attenga direttamente a scelte organizzative e finanziarie di un organismo partecipato che, in base al criterio della legittimazione, non avrebbe potuto formulare il quesito (Consorzi ed Unioni di Comuni), le sezioni possono prendere in considerazione la richiesta, purché questa sia diretta all’esercizio di attribuzioni intestate all’ente formalmente legittimato.

In merito al quesito posto, i magistrati contabili hanno evidenziato che “tra le forme associative di enti locali, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche, agli amministratori, ai sensi dell’art. 5, comma 7, della D.L. 78/2010, non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni e indennità o emolumenti in qualsiasi forma e tra questi deve ritenersi che rientrino anche i componenti dei consigli di amministrazione dei consorzi di enti locali”.

 


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