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Umbria, deliberazione n. 121 – Compensi dipendenti nominati nel cda


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta applicazione dell’art. 4 commi 4 e 5 del d.l. 95/2012, riguardante i compensi assembleari previsti in favore dei dipendenti pubblici che partecipano ai consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica totale, maggioritaria o di controllo.

I magistrati contabili dell’Umbria, con la deliberazione n. 121/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 20 agosto, hanno confermato che il corrispettivo assembleare non può essere erogato direttamente al funzionario o dirigente che espleta l’incarico, ma deve essere corrisposto direttamente alla pubblica amministrazione designante, per poi confluire nelle risorse destinate al trattamento economico accessorio (in tal senso si veda anche la Corte dei conti Lombardia n. 96/2013).

In merito all’ulteriore quesito posto, relativo alla possibilità di destinare le risorse aggiuntive derivanti dall’introito dei detti compensi assembleari al finanziamento della turnazione del servizio di polizia municipale, i magistrati contabili hanno chiarito che “l’utilizzo delle risorse del fondo per il finanziamento del trattamento economico accessorio è materia riservata alla contrattazione collettiva”.

 


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