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Bonus 200 euro: le indicazioni dell’Inps


Il messaggio n. 2397/2022 dell’Inps, avente ad oggetto “Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. Articolo 31, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti”, contiene indicazioni per la corretta gestione dell’indennità una tantum di 200 euro spettante ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, prevista dal d.l. 50/2022, c.d. decreto Aiuti, nel quadro delle misure urgenti adottate in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina.

L’Inps, richiamando l’art. 31 del citato decreto, che disciplina l’indennità una tantum, ribadisce che:

  • l’indennità è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022 e che nel mese di luglio 2022, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità è compensato attraverso la denuncia contributiva mensile (Uniemens);
  • tale indennità una tantum di 200 euro è riconosciuta in automatico, in misura fissa, una sola volta, previa acquisizione – da parte del datore di lavoro – di una dichiarazione del lavoratore con la quale lo stesso dichiari, ricorrendone le circostanze, “di non essere titolare delle prestazioni di cui all’art. 32, commi 1 e 18”;
  • i beneficiari dell’indennità una tantum di 200 euro sono individuati nei “lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità”. Viene ricordato in proposito che possono accedere al beneficio contributivo, sopra richiamato, tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati (esclusi i rapporti di lavoro domestico), a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, a condizione che venga rispettato – mese per mese – il limite della retribuzione mensile, imponibile ai fini previdenziali, di 2.692 euro.
  • l’indennità una tantum spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro; pertanto, il lavoratore, laddove titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro. Nell’ipotesi in cui dovesse risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiamo compensato la predetta indennità una tantum di 200 euro, l’Inps comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente.

Il messaggio in commento fornisce, altresì, indicazioni dettagliate sulle modalità di esposizione dei dati relativi al conguaglio dell’indennità una tantum prevista dall’art. 31, c. 1, del d.l. 50/2022 ed istruzioni contabili, specificando che gli oneri per tale indennità, anticipata ai beneficiari dai datori di lavoro, sono carico dello Stato.

 

Leggi messaggio e allegato

Messaggio_numero_2397_del_13-06-2022 su bonus 200 euro

Allegato_n_1

 

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