Il verbale di sopralluogo è un atto pubblico redatto da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni.
Questo il principio espresso dal TAR Toscana, Sez. II, in data 19 luglio 2021, con la sentenza n. 1063.
Nel caso di specie, l’impresa ricorrente era stata esclusa da una gara per il servizio di recupero, custodia e acquisto dei veicoli posti sotto sequestro, fermo o confisca.
L’impresa ricorrente dopo il verbale di sopralluogo, con cui la stazione appaltante aveva accertato la mancata rispondenza del piazzale offerto per la custodia dei veicoli rispetto a quanto richiesto nel disciplinare di gara, aveva proposto il ricorso avverso l’esclusione dalla procedura di gara.
I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso proposto dalla ricorrente e precisato quanto segue:
- le contestazioni proposte dalla ricorrente avverso il verbale di sopralluogo, con cui la stazione appaltante aveva accertato la mancata rispondenza del piazzale offerto per la custodia dei veicoli rispetto alle specifiche tecniche indicate nel disciplinare di gara, non possono essere prese in considerazione perché il verbale è un atto di fede pubblica e in quanto tale è redatto da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni ex art. 2700 c.c;
- il verbale può essere contestato solo mediante proposizione della querela di falso ex art. 77 c.p.a. (CdS V, 4 gennaio 2011, n.11; TAR Campania-Napoli I, 22 dicembre 2014 n. 6905; TAR Sicilia-Catania I, 12 luglio 2011 n. 1750);
- l’impresa ricorrente non ha proposto la precitata querela né ha chiesto termine per proporla, perciò il ricorso è da ritenersi inammissibile.
Alla luce di quanto sopra descritto, i giudici amministrativi hanno evidenziato che il verbale di sopralluogo è un atto pubblico poiché redatto da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni, perciò può essere contestato soltanto mediante proposizione di querela di falso ex art. 77 c.p.a.
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