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Firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale


Il Presidente del Consiglio dei Ministri assieme al  Ministro per la Pubblica Amministrazione, alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro e Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori nonché all’Unione Italiana del Lavoro, hanno firmato in data 11 marzo 2021 il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.

In tale Patto è stata prevista un’innovazione per il settore pubblico, sostenuto dagli opportuni investimenti in digitalizzazione per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, ed è stato riconosciuto alla Pubblica Amministrazione un ruolo centrale per lo sviluppo e la ripresa.

In particolare, si segnalano le seguenti novità di interesse del nuovo Patto per il Pubblico Impiego:

1)Rinnovi contrattuali triennio 2019-2021

I rinnovi contrattuali relativi al triennio 2019-2021 salvaguarderanno l’elemento perequativo della retribuzione già previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, il quale confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto della retribuzione, nonché attueranno la revisione dei sistemi di classificazione di cui al punto 3, attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive nella legge di bilancio 2022 .

Saranno emanati atti di indirizzo per il riavvio della stagione contrattuale sia ai fini della stipulazione del contratto collettivo nazionale quadro sui comparti e aree di contrattazione collettiva, che con riferimento ai singoli comparti e aree, nonché a sollecitare i Comitati di settore per quanto di competenza.

2)Smart Working

Con riferimento alle prestazioni svolte a distanza (lavoro agile), occorrerà porsi nell’ottica del superamento della gestione emergenziale, mediante la definizione, nei futuri contratti collettivi nazionali, di una disciplina che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati, consentendo il miglioramento dei servizi pubblici e dell’equilibrio fra vita professionale e vita privata.

3)Accesso al Pubblico Impiego

Alla luce dei lavori delle commissioni paritetiche sulla revisione dei sistemi di classificazione professionale costituite in sede Aran, attraverso i contratti collettivi del triennio 2019-21 si procederà alla successiva rivisitazione, ricorrendo a risorse aggiuntive, nell’ambito dei principi costituzionali e delle norme di legge in tema di accesso e di progressione di carriera, degli ordinamenti professionali del personale, adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze richieste dai cambiamenti organizzativi e dall’innovazione digitale e alle esigenze di valorizzazione delle capacità concretamente dimostrate.

Peculiare sarà la valorizzazione di specifiche professionalità non dirigenziali dotate di   competenze e conoscenze specialistiche, nonché in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali.

4)Formazione e riqualificazione del personale

La formazione e la riqualificazione del personale pubblico  dovrà assumere centralità quale diritto soggettivo del dipendente pubblico. Le attività di apprendimento e di formazione devono essere considerate a ogni effetto come attività lavorative.

Si assumerà  l’impegno a definire, previo confronto, politiche formative di ampio respiro in grado di rispondere alle mutate esigenze delle Amministrazioni Pubbliche, garantendo percorsi formativi specifici a tutto il personale con particolare riferimento al miglioramento delle competenze informatiche e digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale.

5) Partecipazione sindacale

In applicazione dell’accordo europeo con le parti sociali del 21 dicembre 2015, recante il “Quadro generale sulla informazione e consultazione dei funzionari pubblici dei dipendenti delle amministrazioni dei governi centrali”, nell’ambito dei nuovi contratti collettivi, alla luce degli effetti delle nuove discipline in materia di relazioni sindacali già previste nei contratti del triennio 2016-2018 per tutte le aree e i comparti di contrattazione collettiva, saranno adeguati i sistemi di partecipazione sindacale, favorendo processi di dialogo costante fra le parti, valorizzando strumenti innovativi di partecipazione organizzativa, a partire dagli OPI, che implementino l’attuale sistema di relazioni sindacali sia sul fronte dell’innovazione che su quello della sicurezza sul lavoro.

6) Welfare contrattuale

Saranno implementati gli istituti di welfare contrattuale, anche con riguardo al sostegno alla genitorialità con misure che integrino e implementino le prestazioni pubbliche, le forme di previdenza complementare e i sistemi di premialità diretti al miglioramento dei servizi, estendendo anche ai comparti del pubblico impiego le agevolazioni fiscali previste per i settori privati a tali fini.

 

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Patto_per_innovazione_lavoro_pubblico_e_coesione_sociale_compressed


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