È stato pubblicato sulla G.U. 56/2021, il d.p.c.m. 21 gennaio 2021, concernente “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1, commi 42 e 43 della legge 160/2019.
In particolare, si segnalano le seguenti novità di interesse degli enti locali.
Il Decreto definisce, in prima applicazione e in via sperimentale per il triennio 2021-2023, i criteri e le modalità di ammissibilità delle istanze e di assegnazione dei contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, nonché le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate, di rendicontazione e di verifica, nonché le modalità di revoca, recupero e riassegnazione delle somme non utilizzate.
I Comuni che possono presentare le domande di finanziamento sono:
- i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, non capoluogo di provincia;
- i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana,
che intendono realizzare interventi per la rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, che non siano integralmente finanziati da altri soggetti pubblici e/o privati.
Ciascun comune può fare richiesta di contributo per uno o più interventi nel limite massimo di:
a) € 5.000.000, per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;
b) € 10.000.000 per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti
c) € 20.000.000 per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Le domande dovranno essere presentate dai Comuni interessati entro il 4 giugno 2021, seguendo il modello di domanda che dovrà essere approvato con apposito decreto entro il 5 aprile 2021.
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