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Anac: principali lacune emerse nel PTPCT di organismi partecipati


L’ANAC, con delibera n. 1029/2020  del 25 novembre 2020, ha raccomandato nei confronti di un’associazione interamente partecipata da enti locali di colmare nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2021-2023 le lacune emerse nell’analisi del PTPCT 2020-2022.

L’Autorità, in applicazione della direttiva 2020, ha svolto le proprie attività di vigilanza d’ufficio in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza per l’anno corrente, anche nei confronti delle società in house.

A tal fine, l’ANAC aveva aperto un’apposita istruttoria nei confronti di un’associazione interamente partecipata da enti locali, mediante l’analisi del PTPCT 2020-2022 adottato da quest’ultima. L’Autorità ha ritenuto, a seguito dell’esame dello Statuto della predetta associazione in commento, che abbia i requisiti per rientrare tra i soggetti a cui è applicabile la normativa in materia di anticorruzione e trasparenza ai sensi dell’art. 2 bis, comma 2 del d.lgs. 33/2013, dal momento in cui l’associazione ha un bilancio superiore a 500.000 euro e la totalità dei componenti dell’organo di amministrazione è designata dalle p.a. socie e la maggior parte delle risorse utilizzate per l’esercizio dell’attività sociale proviene dalle p.a. socie prevalentemente nella forma di corrispettivi per i servizi resi alle p.a. socie.

Infine, l’Autorità ha rilevato che la predetta associazione è stata annoverata tra gli enti strumentali di diritto privato in controllo pubblico nel sito istituzionale, sezione Amministrazione trasparente del comune socio.

L’ANAC ha riscontrato che nel PTPCT 2020-2022 adottato dall’associazione le seguenti lacune:

  • Carente analisi del contesto interno, è stata analizzata l’organizzazione né la gestione operativa dell’associazione e né i ruoli e le responsabilità  nell’ambito della struttura, né il numero dei dipendenti, né l’eventuale presenza di dirigenti né quali siano gli uffici esposti maggiormente al rischio di corruzione e né l’analisi dell’organigramma dell’ente;
  • Mancata mappatura e relativa valutazione del rischio di corruzione di due aree c.d. “obbligatorie”, quali “controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni” e “affari legali e contenzioso”;
  • Assenza di misure attuative del divieto di pantouflage, ex art. 53 comma 16 ter del d.lgs. 165/2001;
  • Mancata programmazione temporale dei flussi informativi indirizzati al RPCT e mancata individuazione dei soggetti referenti tenuti all’applicazione delle misure di prevenzione e di monitoraggio previste dal PTPCT 2020-2022.

Nella delibera in commento, l’Autorità ha rilevato dalla lettura del documento in questione una frequente genericità dei concetti in esso contenuti ed ha infine raccomandato di colmare le lacune sopra citate nella redazione del PTPCT 2021-2023.

Leggi la delibera

ANAC Delibera n. 1029


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