Il Ministero dell’Interno, con il decreto del 9 novembre 2020, ha approvato i nuovi modelli per la redazione degli atti dello stato civile, in sostituzione dei modelli di cui al decreto del Ministro di grazia e giustizia in data 7 luglio 1958.
I moduli dovranno essere redatti in doppio originale e preventivamente vidimati dal prefetto o da un suo delegato, secondo quanto disposto dal decreto ministeriale 27 febbraio 2001.
Il Ministero ha previsto, tra le altre, quale formato gli atti dello stato civile debbano avere e le caratteristiche tecniche relative alla carta, alla scritturazione, alla stampa e alla conservazione dei predetti atti, nonché le relative modalità di redazione degli stessi.
Infine, il Ministero ha previsto nel decreto in commento, che le attività previste dal presente decreto dovranno essere realizzate con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Gli uffici dello stato civile dovranno pertanto utilizzare i registri del formato precedentemente in uso fino all’esaurimento delle forniture già in corso e comunque non oltre il 31 dicembre 2022.
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