Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla legittima erogazione dei compensi incentivanti al personale dipendente e della retribuzione di risultato ai responsabili di posizione organizzativa e ai dirigenti per l’anno 2019, stante l’approvazione del PEG in data 4 luglio 2019 e l’approvazione del piano della performance in data 3 ottobre 2019, in ogni caso in continuità con gli obiettivi già fissati con il DUP 2019-2021 del 27 settembre 2018.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 144/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 28 ottobre 2020, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile sotto il profilo oggettivo, in quanto l’ente avrebbe richiesto alla presente Corte una valutazione circa la compatibilità delle tempistiche con cui l’ente ha in concreto provveduto ad approvare il Piano della performance con la disciplina legislativa del ciclo della performance nelle p.a.. Tale valutazione spetta in via esclusiva agli enti, questo quanto ribadito dalla magistratura contabile nella deliberazione in commento.
Inoltre, la presente Corte ha ribadito che l’eventuale pronuncia in merito da parte della medesima oltre a determinare una co-amministrazione nell’ente potrebbe anche avere ripercussioni nell’esercizio di altre funzioni di competenza della magistratura contabile.
Per tali motivi, la richiesta di parere è inammissibile.
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