Il Ministero per la Pubblica Amministrazione ha dato attuazione, con il D.M. del 19 ottobre 2020, alla disposizione dell’art. 263 del decreto Rilancio, d.l. 34/2020, in materia di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni.
Il decreto ministeriale attuativo del 19 ottobre 2020 conferma l’incentivazione del lavoro in modalità agile, il cd. “ Smart Working” nel settore pubblico fino al 31 dicembre 2020.
Ogni ente pubblico dovrà assicurare lo svolgimento del lavoro agile almeno al 50% del personale impegnato in attività che potranno essere svolte in modalità agile e dovrà mettere a disposizione dei dipendenti pubblici i dispositivi informatici e digitali necessari per realizzare il lavoro agile.
Gli enti pubblici dovranno assicurare percentuali elevate di lavoro agile in riferimento all’evolversi dell’attuale situazione emergenziale sanitaria da COVID-19.
I lavoratori posti in regime di “smart working” dovranno alternare giornate lavorate in presenza e giornate lavorate da remoto.
Il lavoro agile si dovrà svolgere senza vincoli di orario e luogo di lavoro e dovrà essere organizzato per fasce di contattabilità, garantendo il rispetto dei tempi di riposo e il diritto di “disconnessione”.Infine, i dirigenti dovranno, tra le altre:
-verificare le prestazioni rese in smart working da parte dei dipendenti pubblici;- favorire il lavoro agile per i lavoratori disabili o fragili attraverso l’assegnazione di mansioni diverse e attività di formazione;- garantire la rotazione del personale che dovrà essere posto in smart working, in base a criteri di priorità che dovranno considerare le condizioni di salute dei dipendenti pubblici e dei componenti del loro nucleo familiare, della presenza di figli minori di quattordici anni, della distanza tra la zona di residenza o di domicilio e la sede di lavoro, ed anche del numero e della tiplogia dei mezzi di trasporto utilizzati e dei relativi tempi di percorrenza.
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