Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità per il Comune di accertare in entrata, nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, la differenza tra l’ammontare dei residui passivi pagati e residui attivi incassati relativamente alle obbligazioni di competenza dell’OSL, organo straordinario di liquidazione.
I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 108/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 1 settembre 2020, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile:
– sotto il profilo soggettivo, in quanto l’invio del quesito sollecitava, ad avviso dei magistrati contabili, una interlocuzione con il Ministero dell’Interno, per l’approvazione del bilancio stabilmente equilibrato. Secondo la presente Sezione, per nessun motivo il quesito avrebbe potuto essere rivolto al Ministero dell’Interno e neppure alla presente Sezione poiché la richiesta ha ad oggetto la scelta di una soluzione operativa da vagliare da parte del Ministero dell’Interno;
– sotto il profilo oggettivo, poiché il quesito posto riguarda in concreto le modalità di formulazione del bilancio stabilmente riequilibrato. La richiesta di parere deve riguardare tematiche di portata ed interesse generali non potendo in nessun modo riferirsi a singoli fatti gestionali di pertinenza esclusiva dell’amministrazione che condurrebbero ad una immissione della presente Corte nei processi decisionali degli enti territoriali, ovvero realizzare una compartecipazione all’amministrazione attiva del Comune incompatibile con la posizione di terzietà ed indipendenza della magistratura contabile, oltre a rappresentare una indebita interferenza con l’attività di altri organi preposti alla definizione del procedimento oggetto di richiesta di parere.
Per tali motivi, la richiesta di parere è inammissibile.
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