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Le funzioni del costo della manodopera


L’indicazione del costo della manodopera consente di predisporre adeguatamente le offerte economiche e alla stazione appaltante di poter verificarne eventuali anomalie.

Questo quanto espresso dal Consiglio di Stato, Sez. V, con sentenza pubblicata il 2 Luglio 2020 n. 3972.

Nel caso di specie, il responsabile del procedimento (RUP) aveva avviato la fase di verifica dell’anomalia dell’offerta ed aveva invitato l’offerente, primo in graduatoria, a fornire tutte le giustificazioni  relative al ribasso offerto, in quanto l’offerta prima in graduatoria risultava essere potenzialmente anomala sia per i  punti relativi al prezzo, sia per la somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione, che risultavano essere pari o superiori ai corrispondenti punti massimi previsti dal disciplinare di gara.

La stazione appaltante, in seguito a tali osservazioni del RUP, aveva escluso dalla procedura di gara la ricorrente.

La ricorrente in primo grado aveva impugnato il provvedimento di esclusione, chiedendone l’annullamento per i seguenti motivi:

  1. a) violazione dell’art. 10 bis della l. 241/1990 , poiché il provvedimento di esclusione era pervenuto alla ricorrente senza comunicazione delle ragioni per le quali si intendeva escluderla dalla procedura;
  2. b) violazione dell’art. 22 del disciplinare di gara in quanto il RUP doveva chiedere alla ricorrente i chiarimenti necessari prima di adottare il provvedimento di esclusione;
  3. c) mancata valutazione complessiva dell’offerta;
  4. d) erronea valutazione della inattendibilità dell’offerta della ricorrente.

I giudici amministrativi di primo grado, con la sentenza n. 8849/2019, avevano accolto il ricorso proposto in quanto la stazione appaltante non aveva tenuto conto dei profili sopra esposti.

La ricorrente ha presentato ricorso in appello al fine  di ottenere la revisione di tale giudicato.

Il Consiglio di Stato, nel caso di specie, ha ritenuto che la stazione appaltante abbia legittimamente escluso la ditta  ricorrente dopo aver esaminato le giustificazioni nell’ambito della verifica dell’anomalia, poiché la ditta aveva modificato il costo della manodopera rispetto a quello indicato nell’offerta.

Ad avviso dei magistrati amministrativi, l’indicazione del costo della manodopera svolge una duplice funzione, non solo ai fini dell’eventuale giudizio di anomalia ma, prima ancora, in sede di predisposizione dell’offerta economica, al fine di formulare un’offerta consapevole e completa sotto tutti i profili.

Nel caso di specie, la manifesta inattendibilità della indicazione del costo della manodopera nell’offerta presentata dalla ricorrente si rilevava non solo dal mero raffronto tra quanto dichiarato in offerta e quanto emerso dalle giustificazioni prodotte, ma trovava conferma anche nell’esame delle argomentazioni che, secondo la ricorrente dovevano dar conto della differenza tra i due importi.

Pertanto, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello, riformando la sentenza di primo grado, in quanto l’indicazione del costo della manodopera   rileva ai fini della presentazione dell’offerta e ai fini della verifica dell’anomalia.

Leggi la sentenza

Consiglio di Stato n. 3972 del 2020


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