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MIT: ripartiti i contributi di manutenzione della rete viaria


È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 11 luglio 2020, il d.l. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 29 maggio 2020, recante “Ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, riferito al finanziamento degli interventi relativi ai programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane”.
Il provvedimento prevede la destinazione di euro  144.693.736,  articolata  in  euro:
– 16.051.130 per l’anno 2019,
– euro 17.000.000  per  l’anno  2020,
– euro 21.000.000 per l’anno 2021,
– euro 30.000.000  per  l’anno  2022,
-euro 30.133.804 per l’anno 2023,
– euro 30.508.802 per l’anno 2024,
al quale vanno aggiunti euro 4.000.000 in favore della Città metropolitana di Roma, al  finanziamento  degli  interventi  relativi  a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di  province
e di città  metropolitane delle regioni a statuto ordinario  e  delle Regioni Sardegna e Sicilia.

La somma  complessiva  di  euro  310.471.928,00,  riferita  alle annualità dal 2025 al 2033, assentita sul capitolo  7574  PG  2,  è ripartita con i criteri previsti dal presente decreto.
Sarà  invece  oggetto di ulteriore decreto ministeriale la definizione delle tempistiche e delle modalità  di  presentazione  dei  programmi,  e  di eventuali intervenute modifiche dei coefficienti di ripartizione.
Le Provincie e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario  e  delle Regioni Sardegna e Sicilia assumeranno  le  funzioni  di  soggetti attuatori  per  gli  interventi  compresi  nei  programmi  ammessi  a finanziamento  nel  rispetto  delle  procedure  di  cui  al   d.lgs. 50/2016.
Le risorse sono ripartite sulla base dei seguenti criteri descritti e esplicitati nella nota metodologica di cui all’Allegato 1 al presente decreto in commento:
a) consistenza della rete viaria;
b) tasso di incidentalità;
c) vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.
Le  predette risorse in commento saranno  utilizzate, prioritariamente su ponti, viadotti,  gallerie,  manufatti  ed  altre opere d’arte, opere per la stabilità dei pendii di  interesse  della rete stradale, dispositivi di ritenuta, installazione di sensoristica di  controllo  dello  stato  dell’infrastruttura; non potranno essere invece utilizzate   per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di  ambito stradale.
Le Province   e   le   città   metropolitane   dovranno certificare   l’avvenuta realizzazione degli interventi entro il  31  dicembre  2021  per  gli interventi riferiti al finanziamento per gli anni  2019  e  2020,  ed entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’anno di riferimento per gli interventi riferiti al finanziamento per  gli  anni  2021,  2022, 2023 e 2024,  mediante  apposita  comunicazione  al  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti.
In caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi  entro i suddetti termini sarà disposta  la
revoca delle  risorse,  per  la  quota  parte  non  spesa,  ai  sensi dell’art. 1, comma 1078, della legge 27 dicembre  2017,  n.  205.

Leggi il decreto
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 29 maggio 2020

 


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