Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta determinazione delle indennità di funzione degli amministratori degli Enti Locali, e in particolare, se lo stesso Sindaco abbia diritto ad ottenere la differenza tra l’importo rideterminato e l’importo effettivamente percepito fino alla data di adozione della delibera di adeguamento delle suddette indennità, nonché se l’eventuale erogazione degli importi arretrati possa o meno a configurare un debito fuori bilancio.
I magistrati contabili del Molise, con la deliberazione 31/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 19 maggio, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile sotto il profilo oggettivo, in quanto la Corte dei conti non può esprimersi su questioni concernenti fatti gestionali specifici, dovendo attenersi ad ambiti di portata generale e astratta, essendo esclusi dall’esercizio della funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo quei quesiti che possono essere oggetto di disamina da parte di altri organi, onde evitare possibili interferenze di ogni sorta, nonché il rischio di orientare gli enti nella scelta di condotte processuali relativi a contenziosi giudiziari in atto o in via di instaurazione.
Per questi motivi, la richiesta di parere è inammissibile.
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CC Sez. Controllo Molise del. n. 31 – 20