Un Sindaco ha chiesto un parere in merito all’interpretazione dell’art. 11 sexies del d.l. 135/2018, in particolare se la fondazione di diritto privato, ex IPAB, debba essere esclusa o meno dal perimetro di consolidamento delle partecipazioni detenute dall’ente.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 22/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 2 marzo 2020, hanno ritenuto che:
- la nomina da parte dell’ente locale degli amministratori di una fondazione, ex IPAB, è qualificabile come mera designazione, dunque non configura alcune forma di controllo sulla stessa da parte della p.a.;
- spetta alla p.a. valutare l’inserimento della fondazione nel proprio perimetro di consolidamento.
La Corte dei Conti, nella deliberazione in commento, ha ribadito che per le associazioni o fondazioni di diritto privato, ex IPAB, la nomina degli amministratori di tali enti da parte della p.a. è configurabile come mera designazione, intesa come espressione della rappresentanza della cittadinanza e non si configura invece come mandato fiduciario di rappresentanza, pertanto, è da escludersi qualsiasi forma di controllo da parte della p.a. designante.
La magistratura contabile ha ribadito altresì che, ai sensi dell’art. 11 ter del d.lgs. 118/2011, spetta all’ente valutare se esistano o meno le condizioni prescritte dalla norma sopra citata, tenuto conto anche della natura specifica delle attività svolte dalla fondazione, al fine di poter inserire quest’ultima nel perimetro di consolidamento del proprio bilancio, o se si possa non inserire la fondazione nel bilancio consolidato della p.a in quanto irrilevante in termini di valore aggiunto informativo e significativo o per impossibilità di reperimento delle informazioni necessarie al consolidamento in tempi ragionevoli e senza spese proporzionate (Corte dei Conti, Sez. Contr. Lombardia, del. 64/2017).
Leggi la deliberazione
CC Sez. Controllo Lombardia del. n. 22 – 20