Un sindaco ha chiesto se per il Comune, socio minoritario e creditore di una S.p.a. interamente pubblica e per la quale sia in essere un concordato preventivo, possa configurarsi una responsabilità per danno erariale qualora, aderendo alla procedura, esso accetti implicitamente una significativa svalutazione del credito residuo vantato nei confronti di detta società.
I magistrati contabili del Piemonte, con la deliberazione 155/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo i1 18 dicembre 2019, hanno asserito che il riferimento, nella formulazione del quesito, a un potenziale danno per l’erario, determina l’inammissibilità della richiesta, in quanto volto a ottenere una sorta di assenso preventivo della Corte su uno specifico atto gestionale.
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CC Sez. Controllo Piemonte del. n. 155 – 19