Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di attingere ad una graduatoria, a tempo indeterminato, di un’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) ai fini della copertura di un posto a tempo determinato presso l’ente.
I magistrati contabili dell’Umbria, con la deliberazione 74/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 25 novembre 2019, hanno ritenuto la richiesta di parere inammissibile sotto il profilo oggettivo, poiché la questione non si presenta astratta e generica, bensì attiene ad una scelta gestionale dell’ente nella quale non può essere coinvolta la magistratura contabile, per ragioni di indipendenza e di neutralità del proprio ruolo, e per mancanza dell’evidenza di una dubbia interpretazione circa la problematica giuridica esposta alla presente Corte.
Per tali motivi, la richiesta di parere è inammissibile.
Si ricorda che la magistratura contabile della Puglia, con deliberazione n. 89/2019, ha ritenuto che gli enti possano utilizzare graduatorie proprie o di altri enti, per posti corrispondenti a profili a tempo indeterminato, per assumere personale a tempo determinato, ai sensi del vigente art. 36, comma 2, del d.lgs. 165/2001, e che secondo la magistratura contabile del Friuli, del. n. 27/2015, anche alle ASP tale principio sia applicabile, in quanto ente pubblico rientrante nel novero delle P.A. di cui all’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001, a cui si applicano, in quanto compatibili, le norme generali in materia di personale previste dal d.lgs. 165/2001.
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CC Sez. Controllo Umbia del. n. 74 – 19