Un sindaco ha chiesto un parere su quali siano i settori e gli ambiti nei quali il Comune di residenza di un alunno abbia l’obbligo di fornire sostegno economico, e nel caso in cui l’alunno frequenti una scuola sita nel territorio di un Comune diverso da quello di residenza e usufruisca del servizio mensa, se il Comune che eroga il servizio abbia diritto a richiedere al Comune di residenza il rimborso dei buoni mensa.
I magistrati contabili della Toscana, con la deliberazione 371/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 25 novembre, hanno asserito che il primo quesito, attinente alla normativa regionale in materia di diritto allo studio, non pertiene all’ambito della contabilità pubblica.
In merito al secondo quesito, la Corte ha chiarito che la fattispecie dei rapporti tra il Comune erogante il servizio mensa e quello di residenza del fruitore non è disciplinata a livello normativo e non rientra perciò nell’ambito di intervento della magistratura contabile, che finirebbe altrimenti per sostituirsi al legislatore. Per questi motivi, entrambi i quesiti sono stati dichiarati inammissibili.
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CC Sez. Controllo Toscana del. n. 371 – 19