I magistrati contabili della sezione delle Autonomie, con la deliberazione n. 26/2019, pubblicata sul sito il 5 novembre, hanno chiarito che gli incentivi tecnici, maturati dal 19 aprile 2016 fino al 31 dicembre 2017 sono da includere nel tetto del Fondo incentivante fissato dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017, anche laddove siano già stati imputati nei singoli quadri economici degli appalti affidati.
La questione di massima era stata posta dalla Sezione Regionale di Controllo per le Marche con deliberazione 30/2019.
Come evidenziato dai magistrati contabili, la disposizione dell’art. 113, comma 2, del d.lgs. 50/2016 nella sua formulazione originaria era stata interpretata dalla Sezione delle Autonomie, deliberazioni n. 7 e n. 24 del 2017, nel senso che tali incentivi tecnici erano inclusi nel tetto dei trattamenti accessori ai sensi dell’art. 1, comma 236 della legge 208/2015.
Il quadro giuridico, come delineato dalla Sezione delle Autonomie, non lasciava margini di dubbio circa il corretto inquadramento e il conseguente trattamento contabile degli incentivi per funzioni tecniche, ben distinti dagli incentivi alla progettazione.
I magistrati contabili nella deliberazione in commento, erogati dal 1° gennaio 2018, imputati nei singoli capitoli sui cui gravano i relativi oneri inerenti lavori, servizi e forniture, non sono soggetti al tetto del fondo 2016, imposto agli enti pubblici dall’art. 23, comma 2 del d.lgs. 75/2017.
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CC Sez. Autonomie del. n. 26 – 19