Una delle novità contenute il d.l. 34/2019, convertito con legge 58/2019 (ex art. 13-quater, rubricato “Disposizioni in materia di locazioni brevi e attività ricettive”), riguarda la costituzione di una banca dati delle strutture ricettive e delle locazioni brevi, presenti sul territorio nazionale, che verranno identificati mediante un “codice identificativo”, al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità, anche ai fini fiscali.
I titolari delle strutture ricettive, coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile o porzioni di esso, con persone che dispongono di unità immobiliari o porzioni di esse da locare, dovranno pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni inerenti all’offerta e alla promozione.
L’inosservanza di tale obblighi determinerà l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro. In caso di reiterazione della violazione, la sanzione sarà maggiorata del doppio.