E’ legittima la normativa riguardante il pagamento differito e rateale delle indennità di fine servizio dei dipendenti pubblici pensionati prima del raggiungimento dei limiti di età.
Questo quanto affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 159 del 25 giugno 2019.
La Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente legittime le disposizioni dell’art. 12, comma 7, lettera c), del d.l. 78/2010 e dell’art. 3, comma 2, del d.l. 79/1997, che stabiliscono, rispettivamente, il pagamento rateale in tre importi annuali e la liquidazione del primo importo annuale non prima del decorso di ventiquattro mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro, nelle ipotesi diverse dal raggiungimento dei limiti di età o di servizio.
Come ribadito dai giudici di legittimità, il lavoro pubblico e il lavoro privato non possono essere in tutto e per tutto assimilati.
Inoltre, il lavoro pubblico, rappresentando una voce rilevante di spesa corrente del bilancio statale, necessita di un prudente controllo in termini di spesa pubblica da sostenere, e ciò preclude un raffronto con il lavoro privato sotto il profilo della disparità di trattamento (sentenza Corte Cost. n. 178/2015).