La legge di stabilità 2019 (legge 145/2018) è intervenuta sul Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica apportando alcune modifiche.
Il comma 721 ha modificato l’ambito applicativo del d.lgs. 175/2016 prevedendo che le disposizioni del T.U. non si applicano (a meno che non ne sia espressamente prevista l’applicazione nelle singole disposizioni) alle società quotate nonché alle società da esse controllate.
Il comma 722 ha ampliato la possibilità di costituire società o enti in attuazione dell’articolo 42 del regolamento (UE) n. 1305/2013, che disciplina i Gruppi di Azione Locale LEADER.
Il comma 723 ha modificato l’articolo 24 del d.lgs. 175/2016, relativo alla revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche, aggiungendo il comma 5-bis.
Tale disposizione disapplica, fino al 31 dicembre 2021, le disposizioni dei commi 4 (obbligo di alienazione entro un anno dalla ricognizione straordinaria) e 5 (divieto per il socio pubblico di esercitare i diritti sociali e successiva liquidazione coatta in denaro delle partecipazioni) del d.lgs. 175/2016 nel caso di società partecipate che abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio precedente alla ricognizione.
La norma, per tali società, autorizza l’amministrazione pubblica a prolungare la detenzione delle partecipazioni societarie e a non procedere all’alienazione.
Infine, il comma 724, ha modificato l’articolo 26 del d.lgs. 175/2016 (Altre disposizioni transitorie), aggiungendo il comma 6-bis.
Tale disposizione esclude dall’obbligo di razionalizzazione periodica, ex articolo 20 del d.lgs. 175/2016, le società costituite dai Gruppi di Azione Locale (Gal), dai Gruppi di Azione Locale LEADER e dai Gruppi di azione locale nel settore della pesca.
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