Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di prevedere, nel regolamentare comunale, un ristoro delle spese sostenute dai titolari delle strutture ricettive per la gestione e la riscossione dell’imposta di soggiorno.
I magistrati contabili della Campania, con la deliberazione 159/2018, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 3 gennaio 2019, hanno evidenziato che i compiti affidati al soggetto che gestisce la struttura ricettiva non risultano particolarmente gravosi: trattasi, infatti, di obblighi facilmente gestibili per qualsiasi operatore del settore e che comportano, in estrema sintesi, una mera separazione contabile degli incassi a titolo di imposta di soggiorno rispetto a quelli rivenienti dall’esercizio dell’attività di impresa, ai fini della relativa rendicontazione e del versamento nei confronti del Comune (Cass. pen. sez. VI, sentenza n. 32058/2018).
Inoltre, nessuna norma di legge prevede una controprestazione in danaro (a carico dell’Ente pubblico) a fronte della prestazione della riscossione e del riversamento (da parte dell’albergatore).
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CC Sez. Controllo Campania del. n. 159 -18