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Assunzione nuovo personale: indizione nuovo concorso o scorrimento graduatoria vigente


La scelta di procedere attraverso un nuovo concorso piuttosto che attraverso l’utilizzo delle graduatorie esistenti, valide ed efficaci, deve essere sorretta da un approfondito corredo motivazionale, in assenza del quale la determinazione è illegittima.

Questo il principio ribadito dal Tar Lazio con la sentenza n. 10862 del 12 novembre 2018.

Nel caso di specie alcuni soggetti collocati in una precedente graduatoria avevano contestato la scelta dell’amministrazione di indire un nuovo concorso.

Come evidenziato dai giudici amministrativi, la pubblica amministrazione non ha l’obbligo di preferire lo scorrimento rispetto all’indizione di un nuovo concorso.

Tuttavia, se l’amministrazione vuole coprire posti relativi a professionalità presenti in graduatorie valide ed efficaci, la scelta di indire un nuovo concorso pubblico necessita di un’apposita e approfondita motivazione, che dia conto del sacrificio imposto ai concorrenti idonei e delle preminenti esigenze di interesse pubblico.

In altri termini, se non si motivano adeguatamente negli atti le ragioni che fanno ritenere migliore non utilizzare le graduatorie esistenti, il ricorso ad una nuova procedura concorsuale risulta illegittimo (Tar Lazio – Roma, Sez. III Bis, sentenza n. 7254/2016; Tar Campania – Napoli, Sez. IV, sentenza n. 366/2017).

Nel caso di specie, mancando la specifica motivazione, i giudici amministrativi hanno annullato gli atti indittivi del concorso e il bando di concorso.


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