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Incarico gratuito a soggetto in quiescenza: illegittimo il rimborso spese forfettario


E’ illegittimo e fonte di danno erariale corrispondere in favore dell’ex dipendente in quiescenza un rimborso forfettario svincolato da ogni giustificazione circa le spese sostenute.

Questo quanto evidenziato dalla Corte dei Conti, sez. giur. Lombardia, con la sentenza n. 213 depositata il 31 ottobre 2018.

Nel caso di specie la giunta comunale aveva conferito un incarico a titolo gratuito, per una durata di un anno, a un ex dipendente in quiescenza, a prosecuzione dello svolgimento delle funzioni e delle mansioni svolte in precedenza.

L’incarico prevedeva un rimborso spese mensile pari a € 1.400,00, previa rendicontazione delle spese.

Il segretario comunale dell’ente, in qualità di responsabile dell’area affari generali, aveva liquidato mensilmente dei rimborsi forfettari (pari a 1.400,00 euro) nonostante i rilievi di legittimità formulati dal responsabile del servizio finanziario sulla regolarità del rendiconto delle spese, cui veniva allegato soltanto il registro firme.

Tale comportamento si pone inequivocabilmente in contrasto con i criteri di efficienza, efficacia e rispetto delle norme di buona gestione, cui ogni pubblica Amministrazione deve improntare la propria azione.

L’articolo 5, comma 9, del d.l. 95/2012 prevede, in modo diretto e senza deroghe o eccezioni, un impedimento generalizzato al conferimento di incarichi a soggetti in quiescenza, facendo salvi gli incarichi a titolo gratuito, con rimborso delle spese documentate, per una durata non superiore a un anno.

In particolare, le somme erogate a titolo di “rimborso spese”, devono essere subordinate alla produzione di idonea documentazione giustificativa, onde evitare che il ricorso all’incarico a titolo gratuito, con la corresponsione di un rimborso forfettario, dissimuli l’esecuzione di un vero e proprio rapporto di lavoro a termine con il dipendente collocato in quiescenza, in violazione della disposizione legislativa.

Leggi la sentenza
CC Sez. Giur. Lombardia sent. n. 213 -18


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