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Diritto di accesso al parere legale richiamato nel procedimento disciplinare


Il dipendente ha diritto di accedere al parere legale espressamente richiamato nel provvedimento che ha disposto la sua sospensione dal servizio all’esito del procedimento disciplinare.

Questo il principio espresso dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 2890 del 15 maggio 2018, con la quale è stata riformata la decisione di primo grado, resa dal Tar Marche con la sentenza n. 902/2017.

Per principio giurisprudenziale, i pareri legali, se riferiti all’iter procedimentale e innestati nel provvedimento finale, sono soggetti all’accesso.

Non lo sono, invece, quando attengano alla strategia difensiva in un procedimento contenzioso o pre contenzioso.

Considerato che il parere era stato acquisito nel corso del procedimento sfociato nella sospensione dal servizio e non in occasione di un contenzioso in atto, i giudici amministrativi hanno condannato l’amministrazione all’esibizione e al rilascio di copia del parere legale.

Nel caso di specie, inoltre, il dipendente aveva motivato l’istanza di accesso con la necessità di una più completa difesa delle proprie ragioni nel giudizio proposto avverso la sospensione dal servizio, pendente dinanzi al giudice del lavoro.

Sotto tale profilo i giudici amministrativi hanno evidenziato che, in applicazione dei principi espressi dall’articolo 24, comma 7, della legge 241/1990, deve essere garantito l’accesso agli atti, a fini difensionali, quando un soggetto è coinvolto in un procedimento giurisdizionale da cui può scaturire una decisione pregiudizievole a suo carico.


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