In G.U. n. 130 del 7 giugno 2017 sono stati pubblicati:
- il d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75 recante “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
- il d.lgs. 25 maggio 2017, n. 74 recante “Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell’articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124”.
Entrambi i provvedimenti entreranno in vigore il 22 giugno 2017.
Fra le novità introdotte nella riforma del lavoro pubblico si segnala, in particolare:
- il nuovo modello di reclutamento basato sui fabbisogni e non più sulle piante organiche per reclutare le professionalità che davvero servono per avere servizi migliori;
- il nuovo sistema di valutazione delle prestazioni degli uffici della pubblica amministrazione: niente più premi a pioggia, i dipendenti saranno valutati su obiettivi di reale miglioramento dei servizi. I cittadini potranno esprimersi sulla qualità dei servizi e anche in base al loro giudizio verrà stabilita la valutazione.
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