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Appalti: è necessario individuare le regole per la nomina della commissione giudicatrice


In via transitoria, fino all’adozione della disciplina ANAC in materia di iscrizione all’Albo dei commissari di gara, le stazioni appaltanti sono tenute a individuare regole di competenza e trasparenza per la nomina delle commissioni giudicatrici.

L’Anac, con la delibera n. 620 del 31 maggio 2016, ha definito i propri criteri generali per la nomina dei componenti della commissione giudicatrice interna, obbligatoria solo quando la scelta della migliore offerta sia svolta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La commissione di gara deve essere composta in numero dispari, con un massimo di cinque componenti nel caso in cui la valutazione delle offerte richieda diverse professionalità ovvero risulti particolarmente complessa.

I membri della commissione di gara devono essere esperti nello specifico settore cui si riferisce l’oggetto del contratto, nel senso che i commissari devono avere competenze tali da consentire ad essi di apprezzare i contenuti tecnici delle proposte provenienti dai soggetti concorrenti.

Al fine di garantire l’imparzialità dei commissari di gara, gli stessi non devono aver svolto, né possono svolgere, alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al medesimo contratto.

Inoltre, al fine di rispettare il principio di rotazione, l’Autorità ha previsto che il dirigente/funzionario selezionato quale commissario di gara non possa ricoprire analogo incarico per un periodo di due anni.


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