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Lombardia, del. n. 236 – Incentivo anche nel caso di attività di progettazione esterna


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di prevedere un riconoscimento economico concernente la fase di gestione degli appalti di opere nel caso di attività di progettazione esterna in favore del personale interno dell’ente, e in particolare con riferimento all’attività relativa alle operazioni scelta del contraente, di redazione del bando dì gara, dei procedimento di aggiudicazione, liquidazione, verifica in corso d’opera e controllo di conformità dell’opera.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 236/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 22 luglio, hanno ricordato che la nuova disciplina sul c.d. “incentivo alla progettazione” impone ai comuni, come a tutte le altre pubbliche amministrazioni, l’adozione di un nuovo regolamento interno che stabilisca la percentuale massima destinata a tali compensi (comma 7-bis) e un nuovo accordo integrativo decentrato, da recepire nel regolamento, che stabilisca i criteri di ripartizione (comma 7-ter).

In particolare, i beneficiari del c.d. “incentivo alla progettazione” possono essere solo i dipendenti interni incaricati delle funzioni di responsabile del procedimento, della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché i loro collaboratori.

Tali attività devono essere riferite all’aggiudicazione ed esecuzione “di un’opera o un lavoro” (non, pertanto, di un appalto di fornitura di beni o di servizi).

La norma non richiede, ai fini della legittima erogazione, il necessario espletamento interno di una o più attività (per esempio, la progettazione), purché il regolamento ripartisca gli incentivi in maniera conforme alle responsabilità attribuite e devolva in economia la quota relativa agli incarichi conferiti a professionisti esterni.

Se tali attività sono affidate a personale esterno, infatti, scatta la regola della devoluzione in economia delle quote parti del fondo incentivante corrispondenti a prestazioni non svolte dai dipendenti.

Secondo i magistrati contabili, pertanto, anche nel caso di progettazione esterna, l’amministrazione ha il potere di disporre un riconoscimento economico in favore del personale interno concernente la fase di gestione degli appalti di opere.

A tal fine è necessario che il regolamento interno preveda analiticamente le percentuali spettanti per ogni incarico espletabile dal personale, in maniera tale da permettere, nel caso in cui alcune prestazioni siano affidate a professionisti esterni, la predetta devoluzione (Avcp, deliberazioni 315/2007, 35/2009, 18/2008 e 150/2001).

Le problematiche inerenti la gestione del personale saranno approfondite nel seminario di studi “Personale: vincoli assunzionali e di spesa″.

 


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