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Giur. Lazio, sent. n. 330 – Danno erariale da demansionamento


Il dirigente è responsabile del danno subito dall’ente in conseguenza di una vicenda di illegittimo dimensionamento di un dipendente.

Questo il principio affermato dalla Corte dei Conti, sez. giur. Lazio, nella sentenza n. 330, depositata l’8 luglio 2015.

Nel caso di specie un dipendente aveva ottenuto, con sentenza di primo grado del Tribunale del lavoro, la condanna dell’amministrazione al risarcimento del danno conseguente al mancato affidamento di un incarico di “responsabile di struttura complessa”, conferito a soggetto esterno.

Rilevata l’illegittimità del comportamento dell’amministrazione, il giudice del lavoro aveva riconosciuto al dipendente il pregiudizio patito alla propria sfera professionale, nonché all’immagine, al decoro, oltre che alla dignità.

Di tale danno indiretto sono stati ritenuti responsabili i quattro Direttori della Asl che avevano disposto l’assunzione e il conferimento dell’incarico senza una preventiva valutazione e ricognizione delle risorse umane e professionali interne all’amministrazione.

La sentenza in commento, di interesse in relazione alla problematica sottesa al conferimento di incarichi a personale esterno e, in particolare, alle modalità di pratica attuazione di tali scelte operative, sarà oggetto di approfondimento nella Rivista UNIVERSOPA di luglio.

Leggi la sentenza

CC Sez. Giur. Lazio Sent. n. 330_2015

 


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