Corte dei Conti, Sez. III Giur. Centrale Appello 301_2015
Risponde per danno all’ente il dirigente che ha erogato la produttività ai dipendenti per progetti incentivanti in cui non vi era stata alcuna attività progettuale, mancando ogni elemento di programmazione, monitoraggio e controllo dell’attività ammessa a premio.
La corte dei conti, sez. appello nella sentenza in commento depositata il 20 maggio 2015, ha condannato un dirigente comunale per aver erogato la produttività mostrando “estrema trascuratezza nello svolgimento dell’attività di istituto e il totale dispregio delle ragioni dell’ente di appartenenza”.
I giudici d’appello hanno pertanto confermato la sentenza con la quale il giudice di primo grado aveva condannato il dirigente di un Comune al risarcimento del danno che aveva provocato all’Ente pubblico, autorizzando il pagamento di incentivi a valere sui fondi per il trattamento accessorio del personale non dirigente degli enti locali, di cui all’art. 15 del CCNL del 1° aprile 1999.
I giudici d’appello hanno osservato che in relazione ai progetti obiettivo che erano stati richiamati per autorizzare il pagamento “non sono state rispettate le condizioni normativamente previste per il loro finanziamento, determinando l’inutile dispendio dei predetti fondi attraverso la loro distribuzione “a pioggia”.