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Lavori pubblici: legittima la risoluzione del contratto per decadenza SOA


L’affidamento e lo svolgimento di lavori pubblici di importo superiore a € 150.000,00 può essere aggiudicato solamente agli operatori economici dotati dell’attestazione SOA corrispondente ai lavori da realizzare (secondo il sistema di qualificazione disciplinato dall’articolo 40 del codice dei contratti).

Requisito che deve sussistere fin dal momento della presentazione della domanda di partecipazione alla gara, e deve permanere nelle successive fasi di aggiudicazione, stipula ed esecuzione del contratto di lavori.

Questo il principio ribadito dal Consiglio di Stato, sez. V, con la sentenza n. 510 del 3 febbraio 2015, con la quale ha confermato la legittimità della risoluzione del contratto disposta da una stazione appaltante a causa della sopravvenuta decadenza dell’attestazione di qualificazione rilasciata dalla SOA all’aggiudicatario.

L’amministrazione appaltante può in ogni momento recedere dal contratto di appalto allorquando accerti il venir meno del requisito soggettivo di qualificazione dell’impresa appaltatrice.

 


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