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Obbligo di gestione associata: al via le diffide ai comuni inadempienti


Il Ministero dell’Interno, con la circolare n. 323 del 15 maggio 2015, ha invitato tutte le Prefetture a procedere, senza indugio ad assegnare ai comuni inadempienti, con formale atto di diffida, il termine perentorio entro il quale provvedere alla puntuale attuazione degli obblighi di gestione associata delle funzioni fondamentali.

L’obbligo è stato previsto dall’articolo 14 del d.l. 78/2010 e interessa i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti (3.000 se appartenenti a Comunità montane), che devono esercitare le funzioni fondamentali obbligatoriamente in forma associata, mediante unione o convenzione, escluse le sole funzioni di anagrafe, stato civile e elettorale.

Il percorso attuativo è stato oggetto di continue proroghe: tre funzioni fondamentali erano da gestire, in forma obbligatoriamente associata, entro il 31 dicembre 2012, altre 3 avrebbero dovuto esserlo entro il 30 settembre 2014, mentre per le restanti la scadenza era fissata al 31 dicembre 2014.

In caso di inadempimento è previsto l’intervento del Prefetto che è tenuto ad assegnare agli enti interessati un termine perentorio entro il quale provvedere, decorso il quale opera l’azione sostituiva del Governo ai sensi dell’articolo 8 della legge 131/2003.

Il Ministero ha richiesto controlli puntuali da parte delle Prefetture, al fine di assicurare l’osservanza degli adempimenti comunali.

Al fine, poi, di disporre di una completa rappresentazione della situazione nei diversi ambiti territoriali, il Ministero ha chiesto di essere informato sui comuni destinatari delle diffide, sui termini rispettivamente assegnati, nonché sugli esiti dell’attività di diffida.

 


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