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Anticorruzione: relazione annuale entro il 31 dicembre sul sito istituzionale


Con un comunicato del 25 novembre 2014, l’Anac ha fornito alcune indicazioni operative sulla predisposizione, la pubblicazione e l’invio del documento di rilevazione e di analisi delle attività svolte per prevenire i fenomeni corruttivi, in attuazione della legge n. 190/2012 e del piano nazionale.

L’articolo 1, comma 14 della legge 190/2012 prevede che il responsabile della prevenzione della corruzione provveda annualmente all’elaborazione e pubblicazione sul sito web dell’amministrazione di una relazione recante i risultati dell’attività svolta, con obbligo di trasmissione all’organo di indirizzo politico.

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione (paragrafo 3.1.1, p. 30), il Responsabile della prevenzione della corruzione deve pubblicare sul sito istituzionale la relazione annuale che contiene il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dai Piani triennali di prevenzione della corruzione.

La relazione deve essere trasmessa al dipartimento della Funzione pubblica in allegato al piano della prevenzione della corruzione che l’amministrazione approverà per il triennio successivo, ossia il piano triennale 2015-2017.

Il Piano nazionale stabilisce anche che la relazione dovrà contenere un nucleo minimo di indicatori sull’efficacia delle politiche di prevenzione con riguardo:

• alla gestione dei rischi

• alla formazione in tema di anticorruzione

• al codice di comportamento

• ad altre iniziative (es. la rotazione degli incarichi)

• ed alle sanzioni irrogate.

L’Anac, diversamente da quanto previsto dalla citata norme della legge 190/2012, ha stabilito che la relazione dovrà essere predisposta e pubblicata esclusivamente sul sito istituzionale di ogni amministrazione entro il 31 dicembre 2014 venendo meno, pertanto, l’obbligo di trasmissione alla Funzione Pubblica.

Resta comunque l’autonomo adempimento della trasmissione all’organo di indirizzo politico (quindi, nei Comuni, al consiglio comunale).

L’Anac ha reso noto che, al fine di valorizzare le relazioni e sviluppare un’analisi più omogenea, renderà disponibile, con un successivo comunicato, un modello standard per l’elaborazione della relazione, che le amministrazioni dovranno utilizzare come schema di riferimento.

 

 


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